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Conosciamo Bombtrack come un’azienda relativamente recente, che sta producendo telai in acciaio (e non solo) innovativi per davvero. Il modello Beyond è stato introdotto nel 2016 come “adventure bike” 29er, per essere riproposto nel 2017 con poche modifiche e diventare protagonista nel 2018 di un’importante evoluzione: le taglie XS e S montano ruote 27.5”, mentre le taglie dalla M alla XL montano ruote 29”, ottimizzando posizione in sella e maneggevolezza, in funzione delle misure del rider.
Sin dalla prima edizione la Bombtrack Beyond ha dimostrato di poter affrontare letteralmente ogni tipo di fondo, grazie al mix fortunato di: telaio e forcella in acciaio Columbus Cromor, ampi pneumatici MTB, seduta comoda, dropbar aperto e uso di componenti MTB. Nel 2018 la Beyond si connota più “Defender” che mai, grazie ad alcuni aggiornamenti del telaio che la spingono ancora più off-road.
Monster Cross Bike
La Bombtrack Beyond potrebbe essere definita una Monster Cross Bike e cioè “that sweet middle ground between a ciclocross bike and a 29er that makes it the best all around bike one can build” (pagina Facebook Monstercrosser). Una bici che permette di godere sia della strada che del fuoristrada, che è in grado di gestire qualunque fondo, continuando ad essere “snella”. Merito del telaio che può subire qualunque “insulto” del terreno e della possibilità di alloggiare pneumatici generosi, ma anche del comodo dropbar aperto progettato per uso off-road, con reach corto e svaso 22°. L’abbiamo provato e troviamo ottima la presa alta e molto confortevole la bassa; i cambi di direzione sono più gestibili e le posizioni di presa si moltiplicano, riducendo l’affaticamento.
Ecco un’altra categoria a cui è associata la Bombtrack Beyond, quella delle bici da Touring 29er – 700C con sterzo alto e predisposizioni per portapacchi, luci, portaborraccia. Le 29” sono perfette per pedalare gli sterrati, grazie all’ampiezza del diametro e del volume d’aria, ma quando il viaggio è prevalentemente on-road, è sufficiente montare pneumatici 700x40 con battistrada capace di minore resistenza e il gioco è fatto.
La geometria del telaio 2018 ha subito alcuni aggiornamenti, risultando più Adventure Touring-Trekking, grazie alla riduzione dell’altezza di stack, che permette di avanzare la posizione di guida, rendendola ancor più confortevole sulle lunghe distanze. Novità promettente, specie considerato che sin dal suo primo release la Beyond è apprezzata per la posizione di guida particolarmente comoda, che non penalizza la reattività di sterzo, allineata a quella delle migliori bici off-road Touring.
I foderi bassi conservano intatta la loro lunghezza, per garantire stabilità con carico touring, il tubo obliquo oversize offre la ormai ben nota rigidità con carico anteriore e posteriore, mentre il perno passante anteriore da 15 mm garantisce i benefici di rigidità e sicurezza che ci si aspetta da una bici da turismo up to date. Le predisposizioni sulla forcella permettono il fissaggio di low rider / portaborraccia / parafango.
Anche il mix della trasmissione è ideale per il touring a pieno carico e si dimostra brillante nelle salite sterrate anche molto ripide.
Ci sono due tipi di rider che subiscono il fascino prevaricante della Beyond. Il globetrotter che apprezza le numerose possibilità di carico (incluso lo spazio per una frame bag e per un’ampia borsa da manubrio) ed è inevitabilmente conquistato sin dalle prime pedalate dalla comodità e dalla stabilità della Beyond. Ma c’è anche un’altro genere di rider per cui la Beyond è perfetta: chi, sia che parta per un week end, sia che esplori il mondo vicino a casa, non vuole porsi limiti in fatto di terrain e attribuisce il giusto valore a tenuta, manovrabilità, agilità e comodità di seduta. Eh sì, la Beyond si merita un pubblico piuttosto ampio…
La Beyond è stata originariamente testata da Marc Maurer durante un epico viaggio da Colonia all’Iran, iniziato nel maggio 2015, durante il quale Marc ha pedalato un prototipo della Beyond, bici progettata per essere virtualmente capace di qualunque avventura si avesse in mente, su strada ed in fuoristrada. Marc ha caricato la bici con un set di borse da portapacchi e in bikepacking; l’ha poi personalizzata con TT bar, mozzo a dinamo e la sella Flite a cui era abituato. Dopo aver attraversato Turchia, Georgia, Armenia, Azerbaijan ed essere arrivato in Iran, anziché prendere un volo di rientro, ha deciso di girare la bici e di ricominciare a pedalare verso casa. Ecco il film del suo lungo viaggio “beyond”.